Buongiorno amici. Oggi memoria dei Santi Innocenti, martiri. «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».Questo mistero di iniquità, che la liturgia ci presenta così vicino al Natale, festa di gioia e tenerezza, dovrebbe ricordarci che c’è un non ancora della salvezza: morti violente, morti per interessi di pochi, morti per indifferenza e sfruttamento…. Questo dolore infinito che attraversa la nostra terra e i nostri giorni va combattuto, dove possibile, ma sempre sostenuto e affidato nella preghiera. Non un breve pensiero ma un grido, un pianto o un lamento grande da alzare verso il cielo per i figli del Padre come fossero nostri: noi siamo la Chiesa, sposa di Cristo e madre per ogni uomo. Dai nostri cuori si deve levare un pianto tragico, inconsolabile, ma non disperato perché in noi abita la speranza che si appoggia sulla fede in Colui che ha vinto il mondo e la morte. (Mt 2,13-18)
