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A Lui l’onore e la gloria

Buongiorno amici e buona domenica. La Chiesa ci invita oggi a celebrare la Solennità di Cristo Re dell’universo.         Gesù è un Re diverso dai sovrani di questa terra, da coloro che esercitano il potere dai loro lussuosi palazzi. Il Vangelo ci presenta il Signore dell’universo, Colui che ha creato ogni cosa in cielo come su questa terra, appeso ad una croce, deriso dai capi del popolo giudaico e dai sapienti del suo tempo. Anche gli amici lo hanno abbandonato: il suo corteo è formato da due poveri ladroni appesi, come lui, al patibolo. Uno strano Re. Eppure la grandezza di Dio, la sua eterna giovinezza consiste proprio in questo: di essersi fatto prossimo della creatura fatta a sua immagine e somiglianza, di aver abbracciato la debolezza e la fragilità dei suoi figli. Gesù appeso a quella croce è tanto vicino alle sofferenze dei poveri, degli ammalati, di coloro che sono abbandonati da tutti e vivono nella morsa della solitudine, di ogni uomo condannato ingiustamente dai tribunali di questo mondo. E’ tanto vicino anche al mio peccato perché posso dirgli tutte le volte che le mie fragilità hanno il sopravvento: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Insomma Gesù è il Re di tutti i cuori umili e semplici. (Lc 23,35-43)