Buongiorno amici e buona XXVII domenica del T. O. Oggi memoria di San Bruno, auguri di buon onomastico a chi porta il suo nome. Per avere il coraggio di seguire Gesù occorre la fede, e se Dio ci dà il coraggio di seguirlo non dobbiamo vantarcene. “Accresci in noi la fede!” chiedono gli apostoli. Ma non è questione di quantità, ma di fede autentica o falsa. La fede autentica poggia in Dio e non dubita del suo aiuto, quella falsa poggia sull’io e teme di non riuscire nei risultati voluti. La fede, che nulla ha a che fare con una riserva di certezze rassicuranti, è una realtà che non teme le domande, né disdegna di essere interrogata, anzi, lo richiede. La fede è un atto di libertà e di amore che coinvolge tutto l’uomo, è il grato arrendersi a Cristo, è fare spazio a Lui. Siamo chiamati ad avere la fede dei piccoli, la fede di coloro che non possono che fidarsi del Cristo. Anche noi come gli Apostoli diciamo al Signore Gesù: “Accresci in noi la fede!”. Sì, Signore, la nostra fede è piccola, la nostra fede è debole, fragile, ma te la offriamo così com’è, perché Tu la faccia crescere. E il Signore che cosa ci risponde? Risponde: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Il seme della senape è piccolissimo, però Gesù dice che basta avere una fede così, piccola, ma vera, per fare cose umanamente impossibili. Tutti conosciamo persone semplici, umili, ma con una fede fortissima, che davvero sposta le montagne! Pensiamo a certe mamme e papà che affrontano situazioni molto pesanti; o a certi malati, anche gravissimi, che trasmettono serenità a chi li va a trovare. Queste persone non si vantano di ciò che fanno, anzi, come chiede Gesù nel Vangelo, dicono: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». (Lc 17,5-10) Buona domenica nella gioa del Signore Gesù Cristo
