Buongiorno amici. Oggi la Chiesa celebra la festa della Trasfigurazione del Signore. Abbiamo urgente, assoluto bisogno di recuperare il senso del bello nella nostra vita. La bellezza risulta essere una straordinaria forza che ci attira verso Dio, che in sé è armonia, pienezza, verità.
Quante volte mi viene da dire, a chi mi chiede ragione della fede: è bello credere.
È bello e svela in me e negli altri l’intima e nascosta bellezza che lega le persone, gli avvenimenti, le emozioni.
Quanti uomini e donne, nella storia, si sono avvicinati alla fede perché attratti dalla bellezza del Cristo, dalla sua ineguagliata umanità, dalla sua profonda tenerezza, dalla sua stupefacente maturità.
Sì: è bello essere qui, Signore, è bello essere tuoi discepoli.
Così gli apostoli, scesi dal Tabor, dovranno salire su un’altra collina, il Golgota.
Lì la loro fede sarà macinata, seminata, resa pura.
Dopo, avere sperimentato la bellezza. Solo l’esperienza della gloria di Dio ci permette di affrontare il dolore.
Senza coinvolgimento emotivo, senza reale bellezza, senza entusiasmo, è difficile essere credenti, è difficile restare cristiani. Il nostro mondo ha bisogno di bellezza, di armonia.
Nel caos dell’eccesso (che di bello ha l’apparenza, ma che spesso nasconde il nulla) il nostro mondo può imparare dal cristianesimo la bellezza della fede, della preghiera, del silenzio, del gesto d’amore verso il fratello. (Mt 17,1-9)
