Buongiorno amici e buona XXVI domenica del T O. Oggi memoria dei Santi Cosma e Damiano. Oggi ricorre la 107 giornata del migrante e del rifugiato. Oggi chiamati a vivere il dono dell’amore. “…Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderàla sua ricompensa…” La povertà come condizione di vita della maggioranza dell’umanità rappresenta una tragedia sconfinata. In essa prendono corpo tutti i mali che attanagliano gli uomini e li legano alle vicende tragiche che solo i più poveri sono destinati a sopportare: la fame, la violenza, la guerra, i diritti calpestati, l’oppressione e lo sfruttamento. I ricchi non se ne preoccupano; le masse povere sono il loro campo di pesca per aumentare i loro profitti. I politici non sanno trovare soluzioni, a meno che vengano intaccati da qualsiasi conseguenza di questa povertà e la loro reazione reprime con ancora più ferocia i poveri. Chi salverà i poveri? Gesù stesso, scegliendo la vita di povero, combatte la povertà come uno dei più grandi mali, insegnando che tutto quanto è creato è opera e dono di Dio e che a Dio tutto deve essere ritornato. La vera battaglia contro la povertà, è la condivisione delle ricchezze, dono di Dio. Facciamoci tutti unesame di coscenza e non trascuriamo il comandamento di Dio. (Mc 9,38-43.45.47-48)
