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Cogliere i molteplici segni di Dio.

Buongiorno amici. Oggi chiamati a riscoprire l’amore di Dio. Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!
Pretendere un segno da Dio è sbagliato perché un segno è un dono. Chi ha fede è capace di cogliere i molteplici segni di cui è costellata la storia di salvezza, che si riverbera nella propria vita. Dio si manifesta nel suo amore, nella sua fedeltà, compiendo la sua promessa di alleanza con l’umanità, in modo definitivo, nel Cristo. Eppure gli scribi e i farisei del suo tempo, proprio coloro che possedevano la conoscenza delle scritture, non si accorgono che è presente ben più di un profeta! Gesù è il segno più eloquente della presenza di Dio per la loro vita! Il Signore non si scoraggia dinnanzi alla nostra durezza di cuore; il suo amore va oltre nel dono di tutta la sua vita per noi sulla croce e attirerà tutti a sé! Ecco perché siamo importanti per lui: dobbiamo fare esperienza di chi si sente amato (1Gv 4,10). Quando si fa questa esperienza, si prova il rassicurante fascino di chi si sente nascere di nuovo. Si avverte che qualcuno ci vuole bene, che siamo importante per lui, che lui si ricorda di noi: qualcuno ci cerca, ci parla, ci aspetta, ci perdona e ci affida un compito per il futuro. Se siamo diventati cristiani e lo siamo rimasti è perché qualcuno ci ha fatto provare una traccia di questo amore. La percezione di sentirsi amati è indispensabile, ed è per questo che esiste la comunità della Chiesa, perché qualcuno ci mostri che non siamo soli, che ci vuole bene, che si fida di noi, che ci viene incontro. (Mt 12,38-42)