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confidando pienamente in Dio, con la leggerezza del bambino

Buongiorno amici. Oggi chiamati all’essenziale. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Quante preoccupazioni nella nostra vita! Quanti inconvenienti che ci gettano nello sconforto! Quante delusioni e arrabbiature! Il periodo di crisi, poi, non ci aiuta. Mantenere un famiglia, pagare un debito, affrontare una spesa imprevista possono sprofondarci nella desolazione e nel vittimismo. Gesù non se la passava certo meglio di noi… Ma offre una soluzione, semplice e geniale. Vivere con leggerezza. Che non significa, come molti oggi interpretano, nella superficialità e nel narcisismo, no. Ma osservare l’opera di Dio intorno a noi. Negli uccelli che volano liberi nell’aria, nei fiori di campo che Dio riveste di bellezza. Se Dio si occupa così tanto delle piccole cose, perché mai non dovrebbe occuparsi di noi? Vivere con leggerezza significa fidarsi delle parole del Signore e mettere ordine nella nostra vita, fare un elenco di priorità: per cosa vale la pena vivere? Cosa è essenziale? La risposta è straordinaria: cerchiamo anzitutto le cose del Regno e tutto il resto ci verrà dato in aggiunta. È così, amici, se mettiamo in cima ai nostri pensieri le cose di Dio, tutto il resto cambierà forma e colore. (Mt 6,24-34)