Buongiorno amici. Oggi memoria di San Martino de Porres, religioso. Oggi chiamati a vivere l’esperienza dell’amore. Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Siamo stati chiamati a vivere in eterno e a partecipare alla vita stessa di Dio. Questo è un dono immenso a cui siamo tenuti a rispondere fino in fondo. Non è Dio che ha bisogno di ricevere qualcosa da noi, ma siamo noi come creature, nella necessità di aderire totalmente a lui per realizzare noi stessi. Viene naturale quindi che per noi sia lui l’amore prioritario, il più grande e comprensivo di tutti gli amori, che in lui ricevono luce. Contro i nostri impulsi immediati e istintivi, contro la nostra propensione di aggrapparci alle persone e alle cose, Gesù ci chiede di amarlo come il tutto, di seguirlo, liberi da ogni cosa e da ogni altro affetto, non per essere insensibili o freddi verso gli altri, ma per spalancarci a lui, per amare tutti e tutto come egli ci ama. Oggi ci viene ricordata la perfetta legge dell’amore che ogni cristiano deve seguire per poter sperimentare nella propria vita la logica dell’amore onnicomprensivo, che è la dimensione più vera del reale e dello stesso Dio: Dio è amore. (Lc 14,25-33)
