Buongiorno amici e buona giornata nella gioia del Signore Gesù Cristo. Oggi memoria dei Santi Andrea Dung-Lac, sacerdote e compagni, martiri. Oggi chiamati a dire e a operare come veri discepoli del Signore. Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. La croce che ha portato Gesù la porteranno necessariamente i suoi discepoli, specie nei momenti di crisi, quella crisi, compresa quella crisi finale che preluderà all’avvento del regno. Ma la croce non è qualunque cosa, una sofferenza qualsiasi. La croce è il prezzo da pagare per la fedeltà al Signore e per la coerenza al suo Vangelo. Il discepolo deve essere disposto ad affrontare anche le realtà più drammatiche, che possono toccarlo perfino negli affetti familiari. La fede cristiana non è una filosofia alla moda o una polizza assicurativa. Un cristianesimo senza croce non è cristianesimo. Tutto quello che può avvenire, tuttavia, va vissuto positivamente come occasione di testimonianza e di perseveranza. Il dire e operare concretamente da discepoli del Signore salva la vita propria e altrui. Ciò che si compie nel tempo non cade nel non senso o nell’indifferenza da parte del Signore che, al contrario non permetterà che vada perso nulla di quanto è stato vissuto nel suo nome e per amore del suo regno. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. (Lc 21,12-19)
