Buongiorno amici e buona VI Domenica di Pasqua. Oggi chiamati a vivere una nuova esperienza di amore. La fede non è semplicemente un fatto razionale; Gesù chiede spazi, spazi di cuore, spazi e tempi di relazione. Entra nel nostro luogo più importante e più intimo e lo fa con estrema delicatezza, perché tutto è preceduto da un se. Ci dice per bocca dell’evangelista Giovanni: se mi amate; un punto di partenza così umile, così fragile, così esposto, così libero, così mendicante di attesa. Grande è l’umiltà del nostro Dio! E la nostra umiltà dov’è? Riusciamo ad amarlo così semplicemente, da poter contraccambiare questo sentimento infinito e forte di emozioni? Gesù, vuole insegnarci a porre questo modo di essere è questo rispetto nei confronti dei nostri fratelli, come ci sollecita l’apostolo Pietro: sia fatto con dolcezza e rispetto. Due atteggiamenti che dovrebbero dar forma a tutte le nostre relazioni. Ma queste relazioni le vogliamo vivere veramente? Cosa impedisce al nostro cuore di passare all’azione per essere in sintonia con quanto ci viene proposto? Esse racchiudono la novità dello stare insieme nuovo, cui non interessa primeggiare e sopraffare, ma testimoniare la permanente inabitazione dello Spirito del Risorto. Allora carissimi, approfittiamo di questo momento, invochiamo con tutta la nostra forza lo Spirito Paraclito, così da oggi poter realizzare quanto il Signore della vita ci chiede. (Gv 14, 15-21) Buona domenica nella gioa del Signore Risorto dm
