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Ecco d’improvviso il mare si calma

Buongiorno amici. Oggi chiamati ad avere fede. «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».  Gesù “porta stretta”, Gesù come “via”: in buona sostanza, Gesù come garanzia, come “obbligazione in solido” per la nostra fede. Se non si fanno queste due fondamentali esperienze, le cose in cui crediamo tutto potranno essere fuorchè fede. Gesù come porta stretta: nell’oceano della nostra esistenza, in perenne burrasca, troviamo molti appigli, molte certezze, molte persone e realtà che si dichiarano come la verità di cui abbiamo bisogno, la verità che ci salva. Ma il mare non si calma e la tempesta è sempre più violenta. E’ l’esperienza delle parole, delle cose, delle persone e dei sentimenti che facciamo nostri per la nostra sete di eternità e di onnipotenza, ma che mai ci soddisfano. Gesù come via: di fronte a queste realtà che mai raggiungono il loro scopo ne incontriamo una umile, dimessa, mite, serva, sottomessa, crocifissa, sputata e derisa, che ci pare fin morta. La evitiamo: come può darci delle certezze se non vive la nostra vita? Tentiamo l’ultima mossa, facciamogli conoscere come e cosa viviamo: forse succederà qualcosa. Ecco che d’improvviso il mare si calma, la tempesta cessa, la burrasca non c’è più; oh stupore, abbiamo trovato il Cristo, lo cercavamo da tempo! (Gv 14.1-6)