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Entrare per la porta stretta

Buongiorno amici. Oggi chiamati a ad uno sforzo maggiore.

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?” Uno dei tanti uditori, non ha ancora capito che la salvezza è per tutti. “Sforzatevi”, risponde Gesù, per sottolineare che ci vuole tanta buona volontà per cambiare il modo di vedere le cose. Non bastano le tradizioni dei padri per spiegare la grandezza e la profondità degli eventi, bisogna credere, bisogna voler entrare in un nuovo ordine di pensiero, scavalcare una soglia per la quale non tutti sono disposti a passare. La salvezza è dono, ma se noi non vogliamo salvarci nulla e nessuno ci può obbligare. È vero che tanti si danno da fare, ma non nell’ottica di Dio, non fino alla prova dell’amore più grande che è la croce, fino al perdono. Essi, rimasti fuori, sono quelli che un giorno busseranno “alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Perché l’amore è l’unico insegnamento, capace di toccare tutti, tant’è vero che “vi sono ultimi che saranno primi, e vi saranno primi che saranno ultimi”. (Lc 13, 22-30)