Buongiorno amici e buona V domenica di Pasqua. Oggi chiamati a non avere paura, perché Gesù ci indica dove e come arrivare a conoscere il Padre. Domenica scorsa l’abbiamo conosciuto come porta e pastore, oggi come via, verità e vita. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Sono parole accorate che esprimono la preoccupazione del Signore per la fatica che i discepoli dovranno affrontare quando tornerà al Padre. La “solitudine” da Lui, il senso dell’abbandono ha proprio nella fede e nella vita nuova che ne scaturisce, il suo risvolto positivo.
La fede non è né una alienazione né una truffa’, ma è un cammino concreto di bellezza e di verità, tracciato da Gesù, per preparare i nostri occhi a fissare senza occhiali «il volto meraviglioso di Dio» nel posto definitivo che è preparato per ciascuno (dall’omelia di Papa Francesco 26/4/13 su Osservatore Romano).
Spesso ci lasciamo travolgere dalla tristezza, dalla perdita di fiducia, dalla stanchezza della vita; fuggire dalla realtà non ha senso, abbiamo bisogno di affidarci a chi è altro da noi. La Fede è l’intuizione e l’esperienza di sentirsi accolti da Dio che si rende misteriosamente presente col suo amore misericordioso. Il suo abbraccio rafforza lo spirito, induce a mitezza, muove all’altro, sollecita ad aprirsi, ci risolleva e ci salva. Ascoltiamo e accettiamo l’invito del Signore, via, verità e vita, seguiamo le sue indicazione, lasciamolo entrare nella nostra vita arida e sfiduciata e Lui compirà quello che il nostro cuore desidera. Con questi sentimenti, vi auguro un proficuo cammino di di speranza nella fede contagioso di gioia nel Signore Ritorno. (Gv 14, 1-12)
