Anche la comunità prega ON-LINE | Prega con noi - Cammino Sinodale

Guardare il prossimo con gli occhi del cuore

Buongiorno amici. Oggi chiamati a vivere la misericordia. “Vedi questa donna? Mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli…..” “….Le sono perdonati i suoi molti peccati, poichè ha molto amato.” Come dar torto a Simone il fariseo? Ha fatto un gesto coraggioso, non ha fatto come gli altri del suo movimento che giudicano Gesù senza conoscerlo: lo ha invitato a casa propria, ha tenuto aperta la porta per far vedere il tipo di accoglienza che gli ha riservato. È ben disposto, generoso e attento all’ospite. Finché non entra quella signorina dai facile costumi che piange ai piedi di Gesù. Piange per essere perdonata, piange perché perdonata. Il ragionamento segreto di Simone è rispettoso, anche se un po’ curioso per la nostra cultura: Gesù ha fama di essere un profeta, i profeti conoscono i segreti dei cuori, quindi se Gesù non sa chi è questa donna, infatti si lascia toccare, contraendo l’impurità rituale, evidentemente non è un profeta. E mentre Simone fa le sue sante elucubrazioni, Gesù lo spiazza, lo invita a diventare giudice della situazione. Non lo mette in imbarazzo: ha salvato la peccatrice, vuole salvare anche Simone dalla sua ristretta visione di fede. Gli presenta un caso paradossale da giudicare. E Simone giudica bene, capendo che si sta parlando del suo atteggiamento senza misericordia. Impariamo da Gesù!. Preghiamo: Donaci Signore, di guardare il nostro prossimo con gli occhi del cuore. Fa’ che spalanchiamo le finestre perché il tuo santo soffio spazzi, lavi, sollevi e pulisca dalla polvere del pregiudizio che tutto offusca ed invecchia. Rendi., ti prego, il nostro cuore limpido e brillante, pulito e profumato, accogliente come una casa in un bel giorno di primavera.  Donaci occhi che sappiano vedere al di là delle apparenze; orecchie che sappiano ascoltare i movimenti dei cuori. Rendici cauti nel giudizio, profondamente rispettosi nell’accostarci alla realtà dell’altro. E soprattutto, mio Signore, rendici grati, consapevolmente ed infinitamente grati. Possa la gratitudine per il tuo amore muovere i nostri cuori, dilatarli, perché sappiano accogliere, guarire, consolare, accompagnare, accarezzare. (Lc 7, 36-50)