Buongiorno amici e buona domenica nella solennità del Corpus Domini. Oggi chiamati a credere che Gesù è presente vivo e vero nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. Gesù nel suo vero corpo, si dona in pane per sfamare l’umanità. “Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. ….”La festa dell’eucaristia non è facilmente comprensibile e accettata. Non è agevole capire perché un uomo debba offrire la propria carne e il proprio sangue come pasto, seppur sacro. E tantomeno accettare le sue motivazioni per buone e partecipare a questo banchetto. La polemica è antica, lo scontro su tutto ciò è sempre vivo, non muore mai. Ma come accogliere, accettare e condividere il fatto che Gesù fa tutto questo, sostituendosi volontariamente all’agnello pasquale? “Ecco l’Agnello di Dio” dirà Giovanni Battista indicando a dito la persona del Cristo. In altre parole noi potremmo dire: ecco il dono ultimo, il più efficace, il più veritiero, che Dio stesso lascia nelle nostre mani! Si dona sempre qualcosa di sé quando di fa un regalo ad un amico. Il Cristo ha proprio questa intenzione: sostituendosi all’ agnello pasquale dell’antica cena, si dona a noi, oggi e sempre, nella fragilità di un pezzo di pane. Le esperienze della fame e della sete patite dal popolo di Israele nel deserto si risolvono e si completano nell’offerta che il figlio di Dio fa di se stesso. Accogliamo questo dono e sfamiaconi per l’eternità. (Mc 14,12-16.22-26)
