Buongiorno amici. Oggi chiamati a vivere la parola che salva. Gesù ci insegna, nel Vangelo di oggi, che è importante capire i segni del proprio tempo, perché dentro le pieghe degli avvenimenti e dei fatti si può comprendere il piano di Dio, la sua volontà. Egli è il Signore della storia e con il suo amore, la sua provvidenza agisce dentro ogni tempo. E chiama ciascuno di noi, dentro questo tempo che ci è dato, a leggere i segni di salvezza che caratterizzano il nostro oggi. La chiave di lettura che dobbiamo usare per comprendere la realtà, l’oggi che ci può salvare o dannare è e rimane la Parola di Dio. Attraverso l’ascolto attento degli insegnamenti del Signore, comprendiamo che la nostra vocazione è proprio quella di diventare segni di salvezza per tutti coloro che incontriamo. Con il nostro agire, trasformato dalla Parola che salva, diventiamo “lievito nuovo”, segni di rinnovato, fermento in grado di far lievitare i tratti di morte, di cattiveria e di disperazione in impronte di risurrezione, di bontà, di speranza, preludio del Regno, della definitiva signoria di Dio sulla storia degli uomini. E il segno inequivocabile che l’aurora di un nuovo giorno sta per sorgere rimane la testimonianza di un amore fraterno: “Da ciò tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete l’un l’altro”. (Lc 12, 54-59)
