Buongiorno amici. Oggi chiamati a riconoscere il Risorto come pane di salvezza. «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo. Con il miracolo della moltiplicazione del pane Gesù si presenta come il messia atteso che dona al suo popolo il cibo che dura per la vita. La folla di fronte ad un fatto così prodigioso mostra entusiasmo e lo acclama come il vero profeta che deve venire nel mondo. Gesù è veramente il nuovo Mosè, ma la gente legge il segno secondo una logica umana. Quando l’uomo non fa spazio alla sincera ricerca del dono di Dio, non riesce a leggere l’evento come parola di salvezza e non si apre alla fede. A Gesù non resta altro da fare che ritirarsi in solitudine sul monte a pregare, per sfuggire alla cattura della folla che lo ricerca per una regalità umana. Solo davanti a Pilato Gesù accetterà una regalità, ma ben diversa: sulla croce sarà il vero pane che si moltiplica per salvare l’uomo. (Gv 6,1-15)
