Buongiorno amici e buona V Domenica di Quaresima. Oggi chiamati credere che con Gesù, tutto è possibile. In questa pagina del Vangelo ci viene presentata tutta l’umanità di Gesù. Uomo tra gli uomini, soffre e piange per ciò che accade ai suoi amici. Il suo sguardo non è rivolto ai potenti delle nazioni, bensì ad un povero “morto di fame”. Ed è proprio tramite la compassione che Dio decide di ascoltare il suo Figlio. La meraviglia di questa pagina racchiude come in un circolo tutta la vicenda del Messia: sono infatti presenti i poveri e gli ultimi che erano ad adorarlo nella mangiatoia ed è presente il sepolcro che chiuderà la sua vicenda terrena; il Dio che si fa storia e sceglie gli ultimi e il miracolo della Resurrezione. Ancora molto interessante è l’atteggiamento di Gesù nei confronti di Marta. Anche questo miracolo, come gli altri, è reso possibile dall’atto di fede delle persone. Il sì di Marta, che ricorda il sì di Maria, rende possibile l’agire di Dio. Che bisogno aveva Gesù di chiedere a Marta “Credi questo?” Avrebbe certamente potuto compiere ugualmente il miracolo, così come non c’era bisogno di chiedere di rimuovere la pietra dal sepolcro, avrebbe potuto fare tutto lui con un cenno di mano. Ma Dio non ci lascia spettatori passivi della sua straordinaria vicenda, vuole che anche noi viviamo pienamente la Sua storia, che si può svolgere solo attraverso le nostre storie. E mi piace anche sottolineare il tentennamento di Marta proprio un istante prima del miracolo: “Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni”, che ricorda i numerosi tentennamenti degli amici di Gesù (ricordate Pietro sulle acque del lago di Tiberiade?) nel comprendere ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi. Anche questo è estremamente umano e rassicurante: Dio non ci chiede di capire tutto, ci chiede solo di restare saldi nella fede. Non si arrabbia di fronte alla nostra incapacità di abbonarci a Lui, ma teneramente ci accompagna lungo la strada. (Gv 11,1-45)
