Buongiorno amici. Oggi chiamati all’umiltà.
«In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Oggi vediamo molti gruppi in tutto il mondo che si addoperanno nel lavorare per il bene degli altri, tante persone che assumono il compito di donare ed aiutare i più bisognosi. Ma tante volte questo aiuto ha come scopo essere stimati e considerati dagli altri, di più ancora, a volte l’aiuto ha come fine un guadagno di fama e di soldi. Questa non è carità. La carità che piace a Dio è piena di umiltà, priva di ogni autocompiacimento. Dobbiamo stimare molto tutte le azioni nelle quali carità e umiltà sono unite, perché in esse la carità è custodita dall’umiltà e l’umiltà non è vuota, ma serve alla carità. La vedova diede tutto, senza riserva, ecco la vera carità, quella che si fida e spera solo in Dio. Signore, fammi vero nella donazione, fammi consapevole che dare tutto è vivere solo in Te. (Mc 12, 43-44)
