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La croce è il prezzo dell’amore.

Buongiono amici. Oggi chiamati a saper portare la croce. Il cristiano è uno che dovrebbe andare dietro a Gesù, seguendo ogni suo insegnamento, diventando portatore di amore. Purtroppo questo non si verifica nella stramaggioranza dei battezzati. Tutti unti dalla grazia sacramentale, tutti deviati dal principe di questo mondo. Per passare alla vera sequela e realizzare la volontà di Dio, è necessario rinnegare se stessi. Parole da capire bene: seguire Cristo non è annullare la propria persona, buttar via i propri talenti. E’ infinita passione per l’esistenza, gratitudine per la vita. Senza credere di essere in assoluto, il centro dell’universo, la misura di tutto. La fonte originante è oltre noi stessi. Prendere la tua croce è vsegno di salvezza. Stessa cosa: non c’entra niente il soffrire con pazienza, l’accettazione rassegnata delle famose croci della vita. La croce del Vangelo è ben altra cosa: è una scelta, non un incidente di percorso. La prova, il segno luminoso che Dio mi ama più della mia vita. La croce da prendere – non da sopportare! – è vivere le stesse scelte di Cristo, affrontando le stesse conseguenze. La croce è il prezzo dell’amore. Non rimandare a domani quello che oggi ti può rendere felice in eterno. (Mc 8,34-9,1)