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La Croce: un mezzo che ci accomuna a Cristo.

Buongiorno amici. Oggi memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Oggi chiamati ad alzare il capo e proseguire nel cammino della vita con fiducia e speranza. Ancora una volta, anche oggi, il Signore, ci ripete, rasentando la noia, di affidarci a lui, di non aver timore perché lui è vicino a noi, conosce la nostra situazione e veglia amorosamente su di noi. Dio non è mai sazio di prendersi cura dell’uomo: continuamente mostra la sua benevolenza verso di noi, invitandoci, attraverso le parole rivolte a noi da suo Figlio, a non lasciarci schiacciare dalle difficoltà che incontriamo sul nostro cammino, ma a reagire, ad alzare il capo, a fare un profondo respiro e a raccogliere tutte le nostre deboli forze per andare verso di lui, ossia per accogliere su di noi il suo giogo, la croce di Cristo, che non è strumento di oppressione, ma dolce e leggero mezzo che ci accumuna a Cristo. Allora Signore della vita e della storia donaci la forza per venire da te perché ci sentiamo oppressi e stanchi, perché il peso della vita, in alcuni momenti, è davvero insostenibile. Veniamo a te perché sappiamo che solo in te troviamo conforto e incoraggiamento. Non vogliamo che tu risolva i problemi ma che ci renda capaci di vederli nella giusta prospettiva, senza lasciarci scoraggiare, senza piangerci addosso, senza fuggire. Veniamo a te, Signore, non perché non sappiamo dove andare ma perché tu solo, ora e sempre, ci dai la possibilità di vedere le cose in maniera radicalmente diversa. Veniamo a te perché il mondo ci seduce ma non ci vuole, ci spreme come dei limoni, ci chiede fiducia cieca nelle sue leggi, nel suo mercato, nelle sue logiche ma dimostra mille volte di non volere davvero il nostro bene. Veniamo a te perché sei l’unico che ti sei caricato, come noi, del peso della vita. Senza scorciatoie, senza preferenze, senza inganni. Un Dio che diventa uomo sul serio, che impara a ridere e a piangere, che ha amato come nessuno mai ha amato, fino a morirne. Veniamo a te, Signore, in questa estate fiacca e scoraggiata, segnati dalla delusione e dallo sconforto. Veniamo a te, Maestro, unico e vero Dio. (Mt 11,28-30)