Buongiorno amici e buona VII domenica del T. O. Oggi chiamati a vivere una nuova esperienza di salvezza.
Che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?. Con queste domande si conclude il Vangelo di Matteo di questa VII settimana Domenica del tempo ordinario. Un invito chiaro e inequivocabile a superare il minimo dovuto per fare della nostra vita qualcosa di straordinario, cioè di non comune, al di la della normalità. Gesù di fatto sembra far dipendere la differenza tra la vita dei cristiani e quella dei pagani da questo straordinario che egli chiede a chi lo vuole seguire più da vicino. In altre parole la vita del cristiano si deve distinguere per la sua capacità di trasmettere qualcosa di diverso, che supera l’ordinario. Il filosofo francese Jean Guitton affermava che il dono profetico del cristiano consiste nel vivere l’ordinario in modo straordinario. Ma in cosa consiste esattamente questo straordinario a cui Gesù fa riferimento? Il Vangelo di oggi ci svela questo mistero nella parte finale: Voi dunque siate perfetti come perfetto è il Padre vostro celeste.
Lo straordinario consiste nella possibilità dell’uomo di partecipare attraverso la grazia alla stessa vita divina e dunque nella capacità di vivere la vita di Dio nella propria vita. Abitare la storia e viverla sentendo, vedendo, amando come Dio stesso sente, vede, ama. (Mt 5,38-48)
