Buongiorno amici. Oggi chiamati ad avere fiducia. In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona.” Il Vangelo è scuola di fiducia. Ci racconta i gesti e le parole di un uomo, Gesù, che ha voluto entrare in relazione con chiunque abbia incontrato. Si è mostrato affidabile nella sua umanità, rifiutando di porre segni che attraverso il colore della forza, della straordinarietà, dell’evidenza schiacciante. Da qui nasce il rimprovero del brano di Vangelo odierno. Non sarà dato alcun segno di tal genere a questa generazione. Non a causa della sua malvagità, che si esprime appunto nella ricerca di segni. Un segno così non sarà dato ad alcuno, perché impedisce lo sgorgare della fiducia, come un masso posto alla foce di una sorgente. E la fiducia è la madre della vita. (Lc 12, 29-32)
