Buongiorno amici. Oggi chiamati a credere nella presenza del Signore Risorto. “Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio” Il Vangelo ci propone oggi un “Dio che ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”. Chi accetta la persona di Gesù e fa spazio ad un amore che lo trascende, trova quello che nessuno riesce a darsi da solo, possiede la vita. Ma la condizione per entrare in comunione con Gesù è la povertà come dimensione dello Spirito, è il divenire piccoli e umili. Questo è un traguardo più che una situazione di partenza e si raggiunge attraverso la lotta all’autosufficienza e all’egoismo, unica strada che permette un’apertura sempre nuova alla luce dello Spirito santo. Penetrare nei misteri di Dio è diventare veramente sapienti. E la porta d’ingresso è solo quella sapienza di Dio che si manifesta con la sua venuta. (Gv 3,16-21)
