Buongiorno amici. Oggi la Chiesa celebra la solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni della nostra Città. Oggi chiamati a vivere l’esperienza della testimonianza.
«Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.»
Gesù cambia a Simone, figlio di Giona, il nome e nel nuovo nome – Pietro – si trova indicata la sua missione, quello che sarà chiamato a fare: diventare pietra sulla quale potrà edificare la Chiesa. Ma non perché è bravo, intelligente, né carne, né sangue te lo hanno rivelato ma perché il Padre glielo ha ri-velato. Anche Saulo si renderà conto che quando si intercetta Gesù, la vita cambia completamente e passerà da Saulo a Paolo, cioè piccolo, perché sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Entrambi con il loro amore appassionato e senza riserve per Gesù hanno messo la loro vita a servizio dei fratelli: Pietro nel ministero dell’autorità a servizio della comunione e dell’unità e Paolo nell’ascolto attento dello Spirito che apre continuamente frontiere e cammini per l’annuncio del Vangelo. Pietro e Paolo due ruoli diversi nella vita della Chiesa, ma vissuti nella comunione e nella complementarietà. Il Signore entrando nella nostra vita ci mette a disposizione degli altri, ognuno per il nome che si porta, ma perché questo servizio possa rimanere segno del nostro amore appassionato a Cristo, deve avere la dimensione della comunione, della sinodalità e della complementarietà. Così è la Chiesa, che oggi gioisce per questi innamorati di Dio, lieta di poter proporre ad ogni uomo lo stesso percorso di scoperta del volto del Signore. Loro, oggi ci ricordano la fantasia di Dio, lo splendore della Chiesa. (Mt 16, 13-19)
