Anche la comunità prega ON-LINE | Prega con noi - Cammino Sinodale

Le tentazioni.

Buongiorno amici e buona I domenica di quaresima. Oggi chiamati a vincere le tentazioni. L’evangelista Matteo riassume in tre grandi temi le tentazioni e le scelte che ogni discepolo è chiamato a fare nella sua vita.
La tentazione del pane, quella di lasciare che le preoccupazioni del quotidiano, gli affanni – ricordate? – occupino tutto il nostro tempo e la nostra vita. E cose come il lavoro, il mutuo, la casa, da oggetti diventano idoli e ci tolgano il sonno.
Siamo chiamati ad essere realisti, ma ricordandoci di cercare prima il Regno e tutto il resto ci verrà donato in sovrappiù.
La tentazione di un messianismo d’effetto, travolgente, la fede in un Dio interventista, che fa miracoli, che stupisce, che abbaglia. Così tanto cercato, purtroppo, anche da molti fra noi che cercano il Dio dei prodigi senza vedere il Dio incarnato delle piccole cose.
La tentazione del compromesso col potere, con ogni potere. La via di mezzo come prassi per annacquare il vangelo, per renderlo innocuo, per affossarlo. Ed è abile, il diabolos, ragionevole. Cita la Parola, che conosce!, propone a Gesù cose ragionevoli, plausibili. Certo: curarsi del proprio corpo, stupire le persone con i miracoli, fare qualche accordo con i potenti, religiosi e politici, del tempo, avrebbe sortito qualche effetto maggiore di quel fuoco di paglia che è stata la sua vita pubblica.
Gesù ha scelto. Non ha la Parola sulle labbra, ma nel cuore.
Il suo sarà un messianismo libero dai compromessi, che vola alto, che entra nel cuore e nell’anima. Il polipo di Israele, nel deserto, imparò a diventare popolo. Liberato ma non ancora libero, sperimentò il proprio limite a partire dal deserto.
Gesù, spinto dallo Spirito, ha usato quel tempo per decidere che tipo di Messia diventare.
Noi, adesso, ora, qui, per guardare a che uomini e a che donne siamo diventati. (Mt 4,1-11)