Buongiorno amici. Oggi chiamati a vivere nuove esperienze nella fede. “Levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.
Questa affermazione di Gesù che conclude il brano evangelico di quest’oggi è per tutti noi motivo di conforto e di speranza. Il Signore non viene per giudicarci o per gettare pesi insopportabili sulle nostre fragili spalle, ad imporci il gioco della legge e di norme che tendono ad ingabbiarci in un freddo legalismo. Il Signore viene per liberarci, per aprirci la strada verso la libertà dei figli. Sciolti dai lacci del nostro egoismo siamo chiamati a costruire cieli nuovi e terre nuove, a depositare nell’aridità di questa terra il piccolo seme del “Regno di Dio”. Costruttori di pace, di un nuovo sistema economico basato sulla solidarietà e non sul profitto; un modo dove le lacrime dei poveri, degli orfani e delle vedove saranno lucenti; dove non vi saranno più bambini con le pance gonfie di vermi, mamme che alzano lamenti per i loro bimbi morti di fame o per una malattia che poteva essere guarita con un vaccino dal costo irrisorio. Anche il mio peccato sarà cancellato e libero nella misericordia di Dio potrò volare alto nel mio cielo. Ecco, le “Gerusalemmi” di questo mondo stanno per essere abbattute: “Levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. (Lc 21, 20-28)
