Buongiorno amici. Oggi chiamati a vivere nella verità. “La tua parola è verità.” Il dono della profezia e della testimonianza delle cose di Dio non ci vengono donate per un impiego privato. Non siamo annunciatori della parola perché così ci conviene. Essere cristiani quindi non è un nostro vantaggio. Anzi, spesso e volentieri tutto ciò è impedimento e ostacolo alla solita vita quotidiana, quando è intrapresa senza scopi e senza interessi. Non basta però credere in qualcosa o in qualcuno, anche se ciò impegna la nostra esistenza. In questo campo le scelte personali vanno sempre confrontate con i doni che il Signore ci fa. Allora la fede è un dono del Signore? Certamente e senza correre il rischio di bestemmiare possiamo affermare che è il più bel dono che ci può fare. Tutto questo perché egli stesso ci vuol dare la possibilità di credere nell’ordinarietà, nella vita semplice di tutti i giorni. Non servono dunque fatti straordinari, che hanno del miracoloso, per dire il nostro si a Dio, per dargli il nostro assenso, per metterci dalla sua parte. Essi vengono per dimostrare ulteriormente l’intervento divino in mezzo alla nostra umanità. (Gv 17,11-19)
