Buongiorno amici. Oggi chiamati ad abbandonarsi all’amore di Dio. “Signore scendi prima che il mio bambino muoia.”
E’ il grido del funzionario regio che invoca da Gesù la guarigione del figlio. Proprio per questo Gesù è venuto, è sceso nella nostra condizione umana per guarirci; si è abbassato, è disceso agli inferi e ancora scende fino al limite della nostra morte: Va’, tuo figlio vive. La parola di speranza apre all’oggi della novità e della vita: di fronte ad essa anche il funzionario è chiamato a scendere, perché così è la fede: scendere nella parola di Gesù e mettersi in cammino, anche se il tratto da percorrere è oscuro e non offre garanzia. La misericordia di Dio che scende è danza per il nostro dolore, luce per le nostre tenebre, canto per il nostro lamento. Egli crea nuovi cieli e la terra nuova della fiducia: Va’, tuo figlio vive. (Gv 4 43-54)
