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Noi familiari di Dio, lo seguimi o lo eliminiamo?

Buongiorno amici. Oggi chiamati alla vera sequela, della che da la vita è non la morte. Gesù non è accettato dai suoi proprio perché invita a riflettere sul fatto che Dio distribuisce i suoi doni a chi, al di là della razza, mostra di avere un cuore sincero e disponibile.
Gesù è il messia atteso; non viene però riconosciuto e subirà la sorte dei profeti di tutti i tempi: il rifiuto e la morte. Nella città dove tutto ha avuto inizio, col suo concepimento e maturazione silenziosa, con la sua crescita in età, sapienza e grazia, i suoi compaesani vogliono già ucciderlo, ma la sua ora non è giunta. Il Verbo di Dio ha abitato a Nazareth e i suoi non l’hanno accolto. Gesù passa in mezzo a loro continuando il cammino; non può fermarsi, deve percorrere la sua via fino in fondo. E’ il Signore, che conduce gli eventi e che ha il potere di dare e riprendere la sua vita. La vedova e il lebbroso stranieri hanno accolto il dono di Dio, hanno riconosciuto il vero Dio da adorare. Noi familiari di Dio con il battesimo, lo eliminiamo o lo seguiamo, lo riconosciamo nella nostra vita? (Lc 4, 24-30)