Buongiorno amici. Oggi chiamati alla vera felicità. “Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me.” Non è tenero Gesù nemmeno con i suoi discepoli: a tutti scaglia addosso la verità nuda e cruda. A tutti coloro cui aveva promesso il centuplo quaggiù e l’eternità, ora rivela un periodo di pena e di passione attraverso il quale tutti dovranno passare. Lui compreso, che si troverà solo e abbandonato, anche dai suoi amici più intimi. A tutti però assicura l’intervento del Padre che, mediante lo Spirito Santo, vincerà il mondo. E’ una vittoria un po’ strana questa, di quelle che non si capiscono immediatamente: quale battaglia c’è da combattere? Perché? E qual è la nostra parte all’interno di questa lotta? E’ presto detto. Innanzitutto il contrasto che noi possiamo incontrare sulla nostra strada tutte le volte che siamo chiamati a prendere una decisione in materia di fede: se ci ritiriamo abbiamo perso la battaglia, perché pretendiamo di usare solo le nostre forze. Ma se insieme a noi c’è il Signore, la battaglia è già vinta prima ancora di cominciare: nemmeno la persecuzione o la morte possono fermarci, proprio perché siamo certi che il Signore sarà sempre con noi. Questa è la speranza che ci solleva il fisico e il morale: non saremo mai soli! (Gv 16,29-33)
