Buongiorno amici. Oggi chiamati a vivere l’esperienza del del perdono. Gesù non condanna ma apre una prospettiva nuova a chi sbaglia.
Il quinto comandamento ci invita a non uccidere, ma non si tratta solo di togliere la vita; si tratta anche di togliere la dignità, il riconoscimento alla persona che con spontaneità e naturalezza spesso giudichiamo, critichiamo e… mors tua, vita mea. Nel momento in cui giudichiamo, spesso attuiamo un confronto per noi edificante. Questo ci pone su un piano superiore rispetto alla persona che giudichiamo. Giudicare negativamente gli altri spesso ci serve per differenziarci da loro, altre volte per giustificarci in alcune nostre debolezze. Gesù invece ci invita ad invertire la prospettiva e ci invita a comprendere l’altro, anche peccatore, alla radice, quella stessa radice che ci accomuna. Ci invita a riconoscere le sue difficoltà, i suoi errori, le sue piccolezze, per accettarne la possibilità di crescita, di elevazione, di riscatto. Gesù ci invita ad accettare e perdonare l’altro accettando e perdonando in primo luogo noi stessi in quanto siamo tutti in cammino nella stessa direzione e con gli stessi ostacoli da affrontare… magari insieme! (Gv 8,1-11)
