Buongiorno amici e buona XXIX domenica del T. O. Oggi festa di San Luca, Evangelista. Oggi chiamati a vivere l’avvento del Regno, il compiere la volontà di Dio. «Ogni cristiano, così come ogni figlio di Israele, è in alleanza con il Signore e porta sulla propria mano l’iscrizione: «Io appartengo al Signore» (cf. Is 44,5), e tuttavia vive nella polis, nella città, riconoscendo l’autorità politica e obbedendo a essa in ciò che non contraddice la volontà e la signoria di Dio. La moneta porta impressa l’effigie di Cesare, ma l’uomo porta impressa l’immagine di Dio (cf. Gen 1,27), dunque a Dio deve restituire se stesso interamente e obbedire a lui; a Cesare deve invece restituire quanto gli appartiene, non il proprio cuore! […] Il cristiano deve pertanto essere un cittadino leale e capace di onorare il suo dovere verso lo Stato, ma sarà servo di Dio, mai servo degli uomini o di poteri umani; e soprattutto, si sentirà chiamato a una cittadinanza (políteuma) nel regno di Dio, nei cieli (cf. Fil 3,20). Il cristiano sarà fedele alla terra, senza esenzioni né evasioni dalla storia, senza invocare spiritualizzazioni o fughe angeliche, ma opererà nel mondo secondo la volontà del Signore, cercando il bene comune, la libertà, la giustizia, la riconciliazione, la pace. Restituire a Dio ciò che è di Dio significa rendergli un’umanità che non porta solo la sua immagine indelebile ma che si è fatta a lui rassomigliante: questo restituirgli l’umanità rassomigliante è il cammino dell’umanizzazione!» Che il Signore ci aiuti a vivere bene, dando a ciascuno il suo: allo Stato ciò che è dello Stato, a Dio ciò che è di Dio, così da essere «buoni cristiani e onesti cittadini» (S. Giovanni Bosco). (Mt 22,15-21)
