Buongiorno amici e buona giornata nella gioia del Signore Gesù Cristo. Oggi chiamati perché Dio è fedele e generoso; egli ricompensa il più piccolo sacrificio compiuto per amore del vangelo. Con fede viva lo invochiamo e preghiamo per la pace nel mondo e per tutte le necessità dell’umanità.
“Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo!” [….]. Ai forti, ai potenti del mondo, i quali avevano paura che Cristo potesse portar via qualcosa del loro potere, se lo avessero lasciato entrare e concesso la libertà alla fede! [….] Egli avrebbe certamente portato via loro qualcosa: il dominio della corruzione, dello stravolgimento del diritto, dell’arbitrio. Ma non avrebbe portato via nulla di ciò che appartiene alla libertà dell’uomo, alla sua dignità, all’edificazione di una società giusta [….]. Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura – se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui – paura che Egli possa portare via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico che rende la vita così bella? […..]Chi fa entrare Cristo non perde nulla, nulla assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. No! Solo in questa amicizia si spalancano le porte della vita. Solo in questa amicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. [….] Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla e dona tutto. Chi si dona a lui riceve il centuplo. Si, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita. (Mc 10,28-31) (Benedetto XVI Santa Messa per l’inizio del Ministero Petrino, 24 aprile 2005).
Contemplo
Perdonaci, Signore, la nostra mentalità commerciale. Siamo abituati a quantificare e a “monetizzare” tutto: “Tradotto in denaro, quanto fa?”, è una frase che ricorre spesso sulle nostre labbra. Aiutaci a calcolare in termini di grazia che è gratuità, potenza di amore, disinteresse. Aiutaci a dare e a darci senza calcolo, lieti di spenderci perché tu sia conosciuto e amato. Ci sentiremo davvero figli di quel Padre che è prodigo di amore con tutti. Aiutaci a desiderare quel premio che sei tu stesso, già oggi presente nella nostra vita, nella speranza che noi, un giorno, possiamo riposare, definitivamente, nella tua.