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Sale e luce del mondo.

Buongiorno amici e buona V domenica del T. O. Oggi chiamati ad essere utili, per evitare di essere gettati via. Nella lettura continua del vangelo di Matteo, domenica scorsa sostituita appunto dalla festa della presentazione al tempio di Gesù, la liturgia aveva proposto la difficile pagina delle beatitudini. E da questa domenica e per qualche settimana approfondiremo quella pagina facendola diventare carne e sangue.
Se non viviamo le beatitudini, dice il Maestro, siamo come del sale senza sapore, come una città costruita in fondo ad una valle, una lucerna nascosta sotto lo sgabello.
Cioè niente.
Peggio: inutili.
Una fede che non dà sapore, che non indirizza, che non illumina, è morta e sepolta. Noi cristiani, spesso dimentichiamo quando Dio ci dona quotidianamente e i mettiamo la luce della fede sotto lo sgabello. Ci vergogniamo di essere discepoli o, se lo siamo, lo si vede solo durante la preghiera domenicale o nella richiesta dei sacramenti, o ai funerali, o nelle grandi feste popolari dove si mangia e ci si diverte. Quanta poca luce cristiana vedo nella nostra società. Un cristianesimo fatto di abitudine, che non incide sulla vita, che non cambia la storia! Che pena! La vigorosa pagina del vangelo di oggi ci scuota, ci convinca, ci inorgoglisca. Siamo già insaporiti, siamo già costruiti sul monte, siamo già accesi e illuminati, grazie allo Spirito Santo che ci è stato dato in dono. Animo, amici, insaporite il mondo, oggi è il momento propizio. (Mt 5,13-16) Buona domenica nella gioa del Signore Gesù Cristo dm