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Saper accogliere, guarire, consolare

Buongiorno amici. Oggi memoria dei Santi Cornelio, Papa e Cipriano, Vescovo, Martiri. Oggi chiamati a cambiare di nostro modo di essere cristiani. “…Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco…” Un personaggio scomodo. Un’altra fede non tradizionale. Ma sorprendente. Una donna peccatrice che entra nella casa di un importante fariseo e compie un gesto eclatante. Lei impura, in casa di un uomo impuro (Simone infatti era soprannominato il lebbroso per una malattia da cui era guarito) tocca l’unico uomo puro, Gesù. Io e te, che coscienza abbiamo del nostro male? Siamo consapevoli che Dio ci ama sopra ogni cosa? Ci lasciamo abbracciare dallo sguardo buono di Gesù? E soprattutto sappiamo portarlo ai nostri vicini, amici e – perché no – anche nemici? Donaci Signore, di guardare il nostro prossimo con gli occhi del cuore. Fa’ che spalanchiamo le finestre perché il tuo santo Vento spazi, lavi, sollevi e pulisca dalla polvere del pregiudizio che tutto offusca ed invecchia. Rendi ti prego, il nostro cuore limpido e brillante, pulito e profumato, accogliente come una casa in un bel giorno di primavera. Donaci occhi che sappiano vedere al di là delle apparenze; orecchie che sappiano ascoltare i movimenti dei cuori. Rendici cauti nel giudizio, profondamente rispettosi nell’accostarci alla realtà dell’altro. E soprattutto, mio Signore, rendici grati, consapevolmente ed infinitamente grati. Possa la gratitudine per il tuo amore muovere i nostri cuori, dilatarli, perché sappiano accogliere, guarire, consolare, accompagnare, carezzare. (Lc 7,36-50)