Buongiorno amici. Oggi chiamati alla sequela, cioè esprime un atteggiamento di dedizione e obbedienza nei riguardi di Dio, con particolare attenzione e aderenza alla condotta di Gesù Cristo, sul modello degli apostoli e dei primi discepoli, che accolsero la chiamata. Sorprende l’immediatezza con cui Filippo risponde alla proposta di Gesù di seguirlo. Nessun se, nessun ma….
Accade così quando si incontra l’amore della vita, la persona che ti libera e dà respiro. E nasce spontaneo e necessario invitare anche altri alla danza della sequela. Avverto un po’ lontano questo discepolo, all’apparenza così deciso! Natanaele invece, con le sue domande e perplessità è un po’ arrogante, è l’esempio che mi pare dica meglio il nostro aderire al Signore. Come neve al sole si sciolgono le domande, le perplessità, l’orgoglio, quando ci si scopre già conosciuti per nome dal Signore: è un amore preveniente e misericordioso che ci prende proprio nei punti fragili della nostra umanità. Perché lui vuole che le nostre debolezze si convertano in passione per il regno.Per questo ci chiama a seguirlo. (Gv 1,43-51)
