Buongiorno amici e buona domenica. Oggi la liturgia ci presenta la festa della Sacra famiglia con la fuga di Giuseppe, Maria e Gesù in Egitto. La vicenda della santa famiglia è dominata dalla provvidenza: quando Dio agisce è notte e Giuseppe dorme. Il messaggio è evidente: Dio è attivo ben prima dell’uomo. L’azione della provvidenza non ha a che fare con il miracolo, ma passa attraverso la normalissima azione di un padre di famiglia che si rende conto dei pericoli a cui sono esposti i suoi cari: prima si deve scappare, poi cercare casa in un luogo più adatto per sfuggire all’invidia e all’arroganza dei potenti di turno. Come non pensare a quei fratelli che ai nostri giorni vivono la stessa tragica realtà dell’essere esiliati, profughi, lontani dalla propria casa, dagli affetti più cari? Per loro il nostro ricordo e l’invito a guardare Gesù che non ha goduto di particolari privilegi, pur essendo Figlio di Dio, ma ha condiviso la fatica dei profughi di ogni tempo. (Mt 2,13-15.19-23)
