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Sia accogliente il nostro cuore…

Buongiorno amici. Oggi chiamati ad essere strumenti di pace per noi stessi e per tutta l’umanità. “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe…..” Gesù è la fonte della sapienza. Insegna ad andare incontro agli altri con semplicità, apertura di cuore ma anche con prudenza. Avverte che anche amando gli altri si potrà incorrere in ostacoli, persecuzioni. Non bisogna, poi, discernere con le risposte prefabbricate ma bisogna vissutamente cercare nello Spirito la sintonia con le situazioni reali. Senza lo Spirito l’uomo può essere molto meschino e Cristo parla delle gioie, dei doni ma anche delle possibili difficoltà. In modo tra l’altro che non ci si scoraggi o ci si confonda incontrando queste ultime. La strada è quella della crescita perseverante. In tale percorso il Signore verrà, come lo sa Lui, ma verrà. Purtroppo il male esiste da sempre: a volte lo sfioriamo e ci angoscia, ci paralizza, fa sbarrare le porte. Il cristiano è colui che non chiude gli occhi di fronte al male, non lo nasconde, ma attraversa il mondo con fiducia e coraggio e con l’aiuto dello Spirito cerca di prevenirlo. Semplice, con gli occhi aperti, la mano tesa, senza esaltazione, ma con comprensione del prossimo. Il cristiano ha cura di chi ne è colpito, offrendo uno sguardo buono e vero, non ingenuo, anche a chi colpisce. Si può vivere in modo diverso, nella pace, nella solidarietà, senza prevaricazione. Siano buone le nostre parole, salde le nostre mani, balsamo sulle ferite del corpo e dell’anima ; sia accogliente il nostro cuore, non per il male ma per il bene dell’uomo. (Mt 10.16-23)