Buongiorno amici e buona solennità della Pentecoste. Oggi chiamati a vivere il dono dello Spirito Santo. Lo splendore del racconto Giovanneo sta nella forza che il Signore dona ai suoi fedeli con lo Spirito Santo: a coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati. Fin dalla creazione si racconta la lotta di Dio con la realtà del peccato: più l’uomo scopre la propria libertà più si lascia affascinare dalle divisioni, dalla supremazia dell’uno sull’altro, non è sufficiente neppure essere fratelli (cfr. Caino e Abele). Tutta la storia della salvezza è l’impegno di Dio a liberare l’umanità da se stessa fino a giungere al dono pasquale della pace: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Alla comunità dei discepoli Gesù affida il discernimento sul peccato e il perdono. Ai cristiani è chiesto di confrontarsi con la fragilità e la debolezza dell’uomo che nel peccato si manifesta; non è questione di perdonare o di non perdonare – nel testo greco è usato il verbo aphéntai che significa liberare – non si tratta di emettere un giudizio ma di mantenere la propria libertà davanti al peccato. Il peccato più grande è proprio quello di lasciarsi conquistare dal peccato e perdere la propria libertà. Lo Spirito Santo è forza liberante capace di mantenerci liberi e di perdonare. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione (2Cor 5,22). Lo Spirito Santo «oggi» ci chiede di guardare la nostra realtà storica per riconciliare le divisioni che feriscono questa nostra umanità che, colmo di amore, Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona (Gn1,31). Donaci il tuo spirito, o Gesù, affinché animati da Lui i nostri cuori siano uniti al tuo, e noi amiamo Dio e gli uomini come il tuo cuore li ama. Donaci il tuo spirito, o Gesù, affinché pieni della tua forza noi compiamo le tue opere; facciamo in tutto ciò che è più perfetto come tu l’hai fatto, obbediamo in tutto al Padre tuo come tu hai fatto in tutto la sua volontà. O Gesù donaci il tuo spirito, affinché ci animi come ha animato te, e ci faccia avere i tuoi pensieri, amare come tu hai amato, agire come tu hai agito, e così attraverso ciò imitarti, amarti, obbedirti perfettamente, o beneamato Gesù. (Gv 20, 19-23)
