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Sotto il velo della passione: il sole della risurrezione

Buongiorno amici. Oggi la Chiesa celebra la festa dell’esaltazione della Santa Croce. Oggi chiamati ad essere manovali di Dio.  Fu Eraclio, imperatore d’Oriente, che verso il 624-625 riconquistò la croce rapita dai Persiani e la fece giungere sulla cima del Calvario. La croce è vessillo di gloria e, da quell’epoca in poi, in tutte le chiese ne viene conservato un frammento: sotto il velo del dolore e della passione si dischiude il sole della risurrezione e il paradiso di gloria. Nel brano evangelico odierno troviamo il motivo per cui il Signore annuncia: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato” , mettendo la croce in relazione al palo su cui Mosè innalzò il serpente di bronzo, segno di salvezza. Paolo, dal canto suo, ci ricorda ancora una volta che Cristo umiliò se stesso fino alla morte di croce. Per questo, aggiunge: “Dio l’ha esaltato sopra ogni cosa”. E’ quindi evidente di quale luce risplende la croce di Gesù: prima oggetto di disprezzo, ora per noi motivo di gloria. L’albero del paradiso terrestre portò frutto di morte per Adamo; l’albero della croce ha portato frutti di vita per noi, per tutti gli uomini e per l’intero universo. (Gv 3,13-17)