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Sulle orme di Cristo per ottenere la salvezza.

Buongiorno amici. Oggi memoria di Santa Teresa di Gesù (d’Avila). Oggi domandiamo al Signore la stessa fiducia di santa Teresa e di aprire il nostro cuore all’azione dello Spirito Santo che ci viene da Gesù e ci conduce al Padre. Santa Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa perché nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale e spiegarli agli altri, parlando veramente dall’abbondanza del cuore. Ha spalancato il suo cuore a tutta la forza della vita divina che veniva a lei da Cristo e dallo Spirito e che la lanciava verso Dio e da questo cuore colmo di Dio ha estratto tesori di vita spirituale per tutti quelli che le erano affidati e per le generazioni successive. L’odierno vangelo ci proietta in una seconda ondata di “guai a voi”. A quelli che volevano entrare l’avete impedito. Continua con durezza la requisitoria di Gesù. Implacabile, come solo l’amore per il popolo riesce a giustificare. Tagliente e vera, come solo la Parola di Dio riesce a dire. Ha ragione: a volte alcuni pensano di essere degli specialisti del sacro, degli esperti di vita interiore, anche fra noi cattolici, e passano il tempo a giudicare gli altri con sprezzo, altezzosamente. Sono gli stessi che non toccano il peso nemmeno con un dito e che, pure, sono molto abili nel rimarcare se gli altri se lo caricano sulle spalle. Come ci ha richiamato con forza papa Francesco, le nostre parrocchie a volte rischiano di diventare delle dogane, invece che delle porte che immettono nella vita divina. Il clima contro Gesù, ovviamente, è diventato pesante: proprio coloro che erano ammirati dal popolo per la loro coerenza, vengono colti in fallo. Attenti a noi stessi, amici, proprio noi che abbiamo avuto l’immensa grazia di conoscere più da vicino la grazia del Signore, corriamo gli stessi identici rischi, anche se con buone intenzioni, di cadere negli stessi errori commessi dai farisei. (Lc 11, 47-54)