Anche la comunità prega ON-LINE | Prega con noi - Cammino Sinodale

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Buongiorno amici e buona giornata nella gioia del Signore Gesù Cristo. Oggi chiamati perché siamo stati creati a immagine di Dio e consacrati, attraverso il battesimo, ad essere suo tempio santo. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a vivere la nostra appartenenza a lui, cercando sempre il suo volere. Preghiamo per la pace nel mondo. Oggi Gesù ci chiama a riconoscere che la fede che ci vien chiesto di professare è una fede che deve aver contatto con la vita quotidiana, deve avere le nostre mani e i nostri piedi, una fede che agisce; una fede che deve avere la nostra mente, una fede che pensa; una fede che deve avere il nostro cuore, una fede che ama!
Una fede che prende la forma delle scelte concrete e che si manifesta nelle nostre opere.
Gesù ci chiede questa fede concreta e autentica.
Anche il nostro agire, il nostro pensare, anche il nostro amare, diventano preghiera al Padre.
Questo ci viene richiesto ricordandoci di avere gli stessi pensieri di Dio, invitandoci ad amare e a servire gli uni gli altri, percorrendo le stesse vie che lui ha percorso. (Mc 7,1-13)

Contemplo:

Entrare nel futuro
La speranza comincia quando apro gli occhi e guardo le cose. Guardo gli oggetti più semplici, quelli che uso tutti i giorni; oppure guardo la gente o le strade della città, e guardando mi viene il sospetto che tutte quelle cose che vedo e che mi sembrano evidenti in realtà mi nascondano qualcosa.
Mi viene il sospetto che la realtà sia più di se stessa: non sia così opaca, così chiusa. Uno sguardo superficiale non mi basta più.
Voglio assolutamente entrare nel futuro, per convincermi che le cose sono più delle cose, che un oggetto è più di un oggetto, che le persone sono anche diverse da come le penso. Mi convinco che anche il dono della mia esistenza è più del mio stato d’animo….Mi sento costretto al futuro, come se qualcuno mi chiamasse, mi aiutasse ad attraversare un guado pericoloso e difficile.