Buongiorno amici. Oggi chiamati a gioire perché il Signore ha cura di noi. La tua Parola nonostante sia incisiva e particolare, mi mette allegria, Signore. Non mi scandalizza, ma piena di speranza e fiducia, mi stimola e provoca emozioni. Un Padre, un amico, un amorevole conoscente che ci tiene in un modo così incondizionato a prendersi cura di me. Si Signore, Ti prendi cura, ostinato e paziente, ed attendi mentre io, sciocco rigiro su me stesso. Mi zappetti intorno: la mia giornata, la mia vita, è piena delle occasioni che mi dai per fermarmi ed ascoltarti veramente, ma non forzi la mano, aspetti. Oggi parli di conversione e subito penso a Maria Maddalena in quel giardino, quando si svolta al suono inaspettato della tua voce e tutto cambia, il pianto si fa festa. Ecco: fermarsi ed ascoltare. Ora non c’è un momento migliore di questo. Convertirsi è cambiare l’oggetto dello sguardo, dell’attenzione, cambiare senso di marcia, voltare le spalle attratti dalla tua voce, liberi nella risposta d’amore all’amore. Ed il fico darà frutti profumati e dolcissimi per la gioia del contadino paziente e di ogni uomo. Grazie Signore perché mi ami e non mi lascerai mai solo. (Lc 13,1-9)
