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Un invito rivolto a tutti noi

Buongiorno amici e buona XXVIII domenica del T. O. Oggi chiamati ad accettare l’invito del Signore per cambiare il nostro essere cristiani. “In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà”
L’invito che Gesù ci fa di vendere tutto e seguirlo è un invito definitivo, una scelta radicale, o lo si respinge e si rimane come si è o lo si accetta e tutta la nostra vita cambia.
Non è come spesso si è portati a pensare, un invito ad una vita di sofferenza, di sacrifici, ma un invito alla gioia, tutto ci sarà reso centuplicato.
E’ vero, Gesù aggiunge: insieme a persecuzioni, ma la promessa finale è quella della vita eterna.
Gesù non è venuto a portare la sofferenza ma la gioia; vuole da noi una vita vissuta, piena.
Non vuole che ci trasciniamo, strisciando e lamentandoci, ci vuole “persone in piedi” che gustano la vita, che vivono le persecuzioni sicuri del suo amore per lui.
San Francesco, dopo aver udito queste parole, le incarna, abbandona tutto e diventa testimone del fatto che quando si vive il Vangelo “sine glossa”, come amava dire lui, subito, già su questa terra si riceve molto di più.
Questo invito è rivolto a tutti noi spesso convinti “di essere già a posto”. (Mc 10.17-30)