Anche la comunità prega ON-LINE | Prega con noi - Cammino Sinodale

Un nuovo viaggio

Buongiorno amici. Cristo è veramente Risorto, alleluja. Oggi chiamati a far festa per la risurrezione di Gesù. Pasqua diventa fin dalle prime ore una sfida: la testimonianza di donne, la cui scarsa stima e considerazione non permetteva loro neppure di deporre in tribunale, contro quella ritenuta più attendibile delle guardie, corrotte dai capi dei sacerdoti per affermare il falso sulla misteriosa sparizione del corpo del Maestro di Nazaret. Da allora, chiunque annuncerà la risurrezione potrà essere trascinato davanti ai giudici e subire una condanna. Il mondo pare preferire le tombe sigillate alla festa della vita. Lungo i secoli la minaccia e la corruzione cercheranno di far tacere il Vangelo. Le autorità ebraiche non sono riuscite a far tacere il Signore Gesù e lo hanno ucciso. Vogliono zittire anche i suoi discepoli. Eppure, ecco il miracolo, basteranno poche donne a vincere gli intrighi dei capi. Dopo le lacrime di dolore versate sul Cristo morto, versano lacrime di gioia per la sua Risurrezione. Ora portano la notizia agli apostoli, unendo una promessa scandita dallo stesso Gesù: “Vadano in Galilea e là mi vedranno.” Gesù si mostrerà loro come aveva promesso e lo farà ripetutamente. Attraverso le sue apparizioni li confermerà nella fede della Risurrezione. Dovranno essere loro stessi a dare conferma agli altri e a portare  ovunque quell’annuncio. Risultano meschini i subdoli raggiri di coloro che, allora come oggi, tenderanno a negare l’evidenza. Il metodo è conosciuto: la corruzione dei testimoni. E’ la via di chi teme di perdere il potere, di chi si sente minacciato dall’amore, di chi ha immiserito la vita, riducendola a dimensione umana e temporale. Non mancherà mai chi alla Risurrezione cercherà di contrapporre i sepolcri, alla vita la morte, alla verità la menzogna. (Mt 28,8-15)