Buongiorno amici. Oggi chiamati a rimettere in moto la fede. “Due di loro” si allontanano da Gerusalemme dopo la morte violenta del loro “eroe”. Sono persone stordite e amareggiate perché hanno il cuore a pezzi. Hanno le antenne abbassate. Infatti, mentre se ne tornano verso casa non si accorgono che Gesù li ha raggiunti per farsi compagno di viaggio nel loro imbrunire. Non pochi suoi seguaci continuano a prendere a modello i due discepoli di Emmaus. Fermi al Venerdì Santo, ingessati alle proprie paure, sono diventati familiari con la croce, ed incapaci di accogliere la gioia traboccante della Pasqua.
C’è troppa gente disposta a credere nel Dio del dolore piuttosto che nel Dio della gioia. Dio ha subito il dolore, non lo genera, né men che meno lo distribuisce. Se la fede si ferma alla croce, si vive infelici, angosciati ed illusi. Se Gesù non è risorto, non è che uno dei tanti personaggi della storia che, pur avendoci provato, non è riuscito ad imprimere un’accelerazione al corso della vicenda umana.
E’ difficile condividere la sofferenza, ma non meno la gioia, e Gesù lo sa. Cleopa e il suo compagno sono quasi disturbati da quello sconosciuto che li affianca e pone domande che riaprono ferite. Gesù scuote i due discepoli assonnati e stanchi, e li sollecita con la Parola. Non hanno letto con attenzione le Scritture. Lo sconosciuto ha il potere di rimettere in moto un cuore quasi spento. Finalmente una locanda e l’invito a restare. Gomito a gomito con lui il cuore riprende vigore. Quello straniero ha illuminato e riscaldato la loro notte buia e fredda.
Lo osservano mentre cena con loro e gli vedono compiere gesti semplici e familiari. Quel compagno di viaggio spezza il pane e scompare. I due finalmente capiscono, toccano con mano ciò che l’indurimento del cuore aveva loro impedito di percepire: è proprio lui, è Gesù risorto. Appena si nutrono di quel pane cessa l’opacità dei loro occhi e avvertono la presenza del Maestro. Gesù aiuta ad aprire gli occhi del cuore, rimette in moto le energie dello spirito e regala nuova consapevolezza di fede. (Lc 24,13-35)
