Buongiorno amici e buona XXIV domenica del T. O. Oggi memoria del SS. Nome di Maria. Oggi chiamati a spogliarsi della mentalità mondana e a rivestirsi della fecondità della Croce con una fede viva ed operosa. «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». “Voi che dite che io sia?” Gesù ci pone davanti alla domanda fondamentale del nostro essere cristiani. Definire l’identità di Gesù in una confessione di fede comporta il pensarsi in relazione a lui. L’identità di Gesù interpella la nostra, ci chiede di entrare con tutto il nostro essere in un disegno di salvezza, che egli ci mostra e ci offre con la sua vita e la sua morte, con la sua risurrezione e il dono dello Spirito. La nostra risposta non può fermarsi alle parole o alle convinzioni, deve farsi concretezza di vita, sequela amorosa di un maestro che si fa prossimo anche al fratello peccatore, che concede il perdono al nemico, che perde la propria vita per amore. Solo da questa relazione vitale può scaturire la risposta sincera e vera alla domanda posta da Gesù. (Mc 8,27-35)
