Buongiorno amici. Oggi memoria di Sant’Ignazio di Antiochia, vescovo e martire. Oggi chiamati ad essere portatori di amore. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire» Noi, Figli di Abramo, sua discendenza, nati dalla sua fede che sperò contro ogni speranza. Abbiamo gli occhi che scrutano nel buio delle cose per riconoscere i passi leggeri del Figlio di Dio e dell’uomo; perché sia sulle nostre labbra e nelle nostre mani e dentro i nostri passi e nel nostro pensiero; perché, vedendo noi, gli uomini e le donne che non conoscono la via possano comprendere e mettersi anch’essi in cammino. Santa operazione dello Spirito che ci conduce alla verità tutta intera, che ci consola nella paura e ci incoraggia quando gli uomini pretendono da noi il tempo, la parola, la vita. E’ una scuola a ogni passo: lo Spirito ci insegna, racconta nel cuore il si dell’obbedienza. (Lc 12,8-12)
