Buongiorno amici e buona XXII domenica del T. O. Oggi chiamati ad una vera purificazione. Basta con l’apparire.
L’apparenza inganna.
L’apparenza, nel mondo della fede, uccide, spegne, disturba, manipola.
Gesù riporta la fede al suo ambiente principale: il dentro.
Dentro: dove abitano i nostri pensieri nascosti, i nostri giudizi, le nostre convinzioni profonde. Là dove Dio scruta e vede. Inutile affannarsi a curare il fuori di noi, cosa pensano gli altri dei nostri comportamenti, rispettare delle regole per farci applaudire, cercare la stima degli altri, se questo desiderio non parte da dentro, dalla consapevolezza che siamo stati fatti come delle opere d’arte.
Assolutamente inutile.
Non si tratta, allora, di diventare anche noi fautori delle distinzioni, dei patentini di cattolicità, di giusto/sbagliato, nuovi termini che sostituiscono il puro/impuro ma di cambiare dal di dentro il nostro modo di vedere e di agire.
Di elaborare pensieri santi come Dio è Santo. Di vedere oltre l’apparenza.
Curiamo il dentro, allora.
Con onestà, verità, con una preghiera costante, intensa, vera.
Anche quando la Parola, come oggi, ci scuote dalle fondamenta. (Mc 7,1-8.14-15.21-23)
